Wait a few seconds...

We're redirecting you to the next page.

Chemical management nel settore moda: la certificazione Bluesign

Nell’industria della moda, i processi di tessitura, tintura, filatura e finissaggio sono procedure ad alta intensità energetica che richiedono l'utilizzo di grandi quantità di acqua e sostanze chimiche. Secondo un rapporto dell'Agenzia svedese per le sostanze chimiche (KEMI), sono state identificate oltre 3500 sostanze chimiche utilizzate nell'industria tessile, di cui più di 350 sono considerate particolarmente pericolose.

Il report Moda e Sostenibilità 2022 di Cikis ha rivelato che nel 2021 il 67,4% delle aziende intervistate ha dichiarato di limitarsi a seguire la normativa REACH obbligatoria per la gestione dei processi chimici. Tuttavia, le aziende che adottano un approccio proattivo nella gestione dei processi chimici, andando oltre la semplice conformità alle leggi vigenti, saranno in grado di adattarsi più rapidamente e facilmente alle future richieste normative più rigorose. La Commissione europea, infatti, ha annunciato la Chemicals Strategy for Sustainability, che introdurrà nuove e rigorose regolamentazioni.

Tra i programmi a cui è possibile aderire su base volontaria, c’è Bluesign. Questo programma rappresenta una soluzione completa per fornitori di prodotti chimici, produttori di tessuti e marchi. Si estende a tutta la supply chain e fornisce gli strumenti necessari per promuovere, adottare e implementare l'uso di sostanze chimiche sicure e pratiche responsabili all'interno delle fabbriche e degli stabilimenti.

Il sistema di certificazione Bluesign: definizione e obiettivi chiave

 

Fondata nel 2000, Bluesign è un'organizzazione svizzera indipendente che si impegna a favorire pratiche sostenibili nel settore tessile.

Il sistema di certificazione Bluesign rappresenta una soluzione completa e integrata per fornitori di prodotti chimici, produttori di tessuti, accessori e brand. Offre supporto per l'intera filiera produttiva, fornendo gli strumenti necessari per promuovere, adottare e implementare l'uso sicuro dei prodotti chimici e pratiche responsabili all'interno delle fabbriche e degli stabilimenti.

L'implementazione del sistema Bluesign contribuisce alla sicurezza sul lavoro e alla riduzione degli impatti ambientali negativi. Questi risultati sono resi possibili grazie all'approccio di gestione del flusso di input, che stabilisce l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili (BAT) e l'eliminazione delle sostanze pericolose fin dalle prime fasi della filiera produttiva, garantendo la sicurezza dei prodotti finali e degli ambienti di lavoro.

Il sistema Bluesign si concentra su tre aspetti principali:

  • Persone: I processi di produzione lungo la filiera tessile possono essere dannosi per i lavoratori e i consumatori. I partner del sistema Bluesign giocano un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza delle persone lungo la filiera tessile, creando un ambiente di lavoro sicuro per i dipendenti e assicurando la massima sicurezza per i consumatori attraverso il controllo e la gestione responsabile delle sostanze chimiche utilizzate nei processi produttivi.
  • Ambiente: Lungo la filiera tessile vengono impiegati vari processi e sostanze chimiche che possono causare emissioni dannose per l'ambiente. I partner del sistema Bluesign devono mantenere le emissioni in acqua, aria e suolo al minimo attraverso la gestione del flusso di input, la gestione dei prodotti chimici e l'uso delle migliori tecniche disponibili (BAT).
  • Risorse: La gestione responsabile delle risorse è diventata essenziale a causa della crescita della popolazione mondiale e della diminuzione delle risorse disponibili. I partner del sistema Bluesign si concentrano sulla tutela della salute umana e dell'ambiente, attraverso una gestione efficace ed efficiente dell'acqua, dell'energia, dei prodotti chimici e delle materie prime durante la produzione.

Come ottenere la certificazione Bluesign?

 

Per ottenere la certificazione Bluesign, le aziende devono soddisfare criteri rigorosi riguardanti l'uso responsabile delle sostanze chimiche, il risparmio idrico, l'efficienza energetica e la tutela dei lavoratori. È inoltre richiesta una completa trasparenza nella gestione delle filiere produttive, con la tracciabilità delle materie prime utilizzate e l'adozione di misure per prevenire la contaminazione incrociata.

Le sostanze chimiche utilizzate nella produzione di tessuti e pelle sono generalmente suddivise in due categorie: sostanze chimiche d'effetto, che rimangono nel prodotto finito in piccole quantità, e sostanze chimiche di processo, che vengono utilizzate durante i processi di finitura o pretrattamento delle materie prime e possono essere completamente scaricate nelle acque reflue durante la produzione.

L’utilizzo dei prodotti chimici viene regolamentato tramite tre liste:

  • The bluesign® SYSTEM BLACK LIMITS (BSBL): definisce i limiti per le sostanze chimiche nei prodotti chimici finiti, come ausiliari o coloranti.
  • The bluesign® SYSTEM SUBSTANCES LIST (BSSL): definisce i limiti di sicurezza per i prodotti finiti.
  • The Bluesign® RESTRICTED SUBSTANCES LIST (RSL): rappresenta un estratto del BSSL che contiene i limiti di sicurezza specifici per i consumatori. Include anche i metodi di prova raccomandati per le sostanze chimiche più rilevanti e legalmente vietate negli articoli tessili e accessori in pelle.

Vantaggi della Certificazione Bluesign per le aziende di moda

 

Ottenere la certificazione Bluesign offre vantaggi significativi per le aziende del settore moda. Innanzitutto, la certificazione Bluesign riduce i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il rigoroso processo di valutazione dei materiali e dei processi garantisce l'utilizzo di sostanze chimiche sicure e l'adozione di pratiche di produzione responsabili.

Un ulteriore vantaggio consiste nel risparmio di risorse e nella riduzione dei costi operativi. Il sistema favorisce l'adozione di pratiche più efficienti, come ottimizzare l'uso di acqua ed energia, e una gestione responsabile dei prodotti chimici. Ciò comporta una riduzione degli impatti ambientali e consente alle aziende di abbassare i costi di produzione, migliorando la loro competitività sul mercato.

Questo dimostra anche l'impegno tangibile dell'azienda nella tutela dell'ambiente e nella riduzione dell'impatto negativo sulla filiera produttiva, soddisfacendo le aspettative dei consumatori consapevoli e consolidando l'immagine dell'azienda come un attore responsabile nel settore.

Infine, la certificazione Bluesign garantisce la conformità alle future normative del settore. L'attenzione crescente per la tutela ambientale ha portato all'emanazione di nuove normative e restrizioni sull'uso di sostanze chimiche pericolose e sulla gestione delle risorse, come la Chemicals Strategy for Sustainability. La certificazione Bluesign assicura alle aziende del settore moda di essere allineate a tali normative e di anticipare le future richieste, evitando potenziali sanzioni o restrizioni operative.

Bluesign e ZDHC: divergenze e sinergie delle certificazioni per i prodotti chimici

 

Uno dei sistemi di gestione più importanti per le sostanze chimiche nei prodotti tessili, accanto a Bluesign, è sicuramente ZDHC. Nonostante ciò, i due sistemi di gestione presentano differenze significative riguardanti al loro ambito di applicazione e all'adesione da parte delle aziende.

Bluesign è un sistema di certificazione che attesta la conformità agli elevati standard ambientali e di sicurezza per i prodotti finiti. Dall'anno 2000, Bluesign ha condotto valutazioni scientifiche sulle sostanze chimiche, analizzando i pericoli di oltre 20.000 formulazioni chimiche. Questo ha portato alla creazione del primo e più completo elenco di sostanze chimiche considerate sicure o accettabili, noto come Bluesign Finder, che comprende oltre 11.000 prodotti chimici approvati per l'utilizzo nella produzione di tessuti e pelle.

D'altra parte, ZDHC è un sistema di gestione a cui le aziende possono aderire per impegnarsi a raggiungere l'obiettivo di zero scarico di sostanze chimiche pericolose durante i processi produttivi. 

Nel 2020, Bluesign è stato riconosciuto conforme alla MRSL liv 3 di ZDHC, che riguarda le sostanze chimiche vietate durante i processi produttivi. Ciò ha consentito alle aziende certificate Bluesign di ottenere un riconoscimento elevato nel ZDHC Gateway - Chemical Module, confermando la qualità delle sostanze chimiche approvate da Bluesign nell'ambito di ZDHC.

Questa sinergia tra Bluesign e ZDHC offre alle aziende certificate Bluesign accesso ai vantaggi e agli strumenti forniti da entrambe le certificazioni, rafforzando ulteriormente il loro impegno per una produzione tessile responsabile. 

I limiti dei programmi di valutazione per i prodotti chimici

 

Nonostante questi programmi richiedano il rispetto di elevati standard, non sono esenti da critiche e limitazioni. Infatti, Il report Licence to greenwash di Changing Markets Foundation ha analizzato la robustezza e la completezza di 10 schemi di certificazione, tra cui Bluesign e ZDHC.

Secondo il rapporto, la maggior parte delle iniziative prese in esame presenta alcune criticità, come:

  • Incapacità di supportare il raggiungimento di obiettivi ambiziosi;
  • Mancanza di requisiti e scadenze rigorose per incoraggiare i membri ad aumentare progressivamente le proprie ambizioni;
  • Scarso livello di trasparenza e mancanza di un controllo effettuato da terze parti;
  • Progressi limitati in campi specifici (come nel caso di Bluesign che si concentra principalmente sulla gestione chimica).

In particolare, secondo il rapporto, la certificazione ZDHC ha un limite nel suo approccio al miglioramento, poiché non è obbligatorio per i membri mostrare progressi nella conformità all'MRSL e avanzare tra i livelli nel tempo. La mancanza di trasparenza riguardo ai risultati delle valutazioni e ai livelli di conformità ostacola l'utilizzo di tali strumenti come mezzi di miglioramento continuo.

Per quanto riguarda Bluesign, il rapporto evidenzia che la certificazione non limita l'uso della produzione fast-fashion né il rilascio di microplastiche nell'acqua.

Conclusioni

 

L'industria della moda affronta sfide significative in termini di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda l'uso di sostanze chimiche e l'impatto ambientale dei processi di produzione.

Per distinguersi sul mercato, le aziende possono beneficiare di programmi volontari come Bluesign, che adottano criteri più restrittivi e offrono un'opportunità per aumentare la competitività. Aderire a tali programmi consente alle aziende di posizionarsi in modo vantaggioso, dimostrando un impegno concreto per la sostenibilità e la gestione responsabile delle sostanze chimiche utilizzate nel processo produttivo tessile.

Tuttavia, è importante riconoscere che i programmi e gli standard sui prodotti chimici presentano alcuni limiti. È necessario dedicare sforzi costanti per potenziare questi programmi, al fine di promuovere una produzione tessile sempre più responsabile.

Ricevi in automatico articoli come questo e gli ultimi aggiornamenti sulla moda sostenibile!

Francesca Poratelli
Per analizzare il tuo grado di sostenibilità

Dopo un’esperienza lavorativa in Yamamay ha deciso di specializzarsi nel campo della sostenibilità. Si è occupata di assessment di sostenibilità ambientale e sociale per aziende che spaziano dall’abbigliamento outdoor al merchandising tessile.

Valuta la performance di sostenibilità della tua azienda di moda

Vuoi conoscere il livello di sostenibilità ambientale e sociale della tua azienda? Scoprilo in pochi minuti con il nostro questionario di autovalutazione di sostenibilità aziendale gratuito!