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di Claudio Ventura
2022/10/11


Eco design nel tessile: di cosa si tratta?


Eco design nel tessile: di cosa si tratta?

Durante la fase di progettazione vengono prese decisioni importanti come la definizione dei modelli di business, dei sistemi logistici, di raccolta e infrastrutturali e la selezione dei materiali.

I designer oggi devono definire una strategia chiara per l'intero ciclo di vita di un prodotto.

Non si tratta più solo di disegnare belle forme, linee e selezionare colori di tendenza: i designer possono davvero avere un impatto sulle supply chain del tessile e della moda

Nel caso dei prodotti fisici, in fase di progettazione viene deciso anche il modo in cui i diversi materiali vengono combinati e la facilità con cui possono essere riutilizzati, riparati, ricondizionati o smontati.

Queste scelte sono essenziali perché influenzano ogni fase del successivo processo di produzione e utilizzo di un prodotto, fino alla gestione del fine vita dello stesso. 

Nel settore moda, però, la progettazione mirata a una gestione circolare del fine vita di un prodotto, non è una pratica molto adottata dal momento che il 73% dei materiali utilizzati per produrre nuovi vestiti viene smaltito in discarica o incenerito. 

In risposta al dato elencato in precedenza la Commissione Europea ha approvato la “UE strategy for sustainable and circular textiles” con l’obiettivo di delineare una serie di azioni per stabilire i requisiti di progettazione per i tessuti per farli durare più a lungo e per facilitare le operazioni di riparazione e riciclo.

Per poter allinearsi ai nuovi impegni europei per una moda più sostenibile, è importante applicare uno strumento fondamentale per l’economia circolare, ovvero l’eco-design.

L’eco design è una tipologia di progettazione che consente di integrare gli aspetti ambientali nel processo di sviluppo del prodotto, bilanciando esigenze ecologiche ed economiche. 

Mediante l’eco design è possibile ricercare soluzioni progettuali che offrano il minor impatto ambientale possibile durante l’intero ciclo di vita del prodotto grazie a quattro strategie di design: 

  • Design for low waste;
  • Design for low impact materials and processes;
  • Design for longevity;
  • Design for recyclability. 

Il Design for low waste consente di minimizzare la quantità di rifiuti tessili prodotti. In questo caso i designer possono scegliere tre strade:

  • Zero Waste: innovativa tecnica di design che consente di eliminare gli scarti nella fase di progettazione di un capo di abbigliamento;
  • Up-cycling: tecnica di rivalutazione e trasformazione degli scarti tessili in nuovi prodotti mediante la creatività;
  • Reconstruction: processo di decostruzione del capo di abbigliamento invenduto o usato e successiva ricostruzione per produrre nuovi indumenti.

L’azienda ZEROBARRACENTO è un perfetto esempio di applicazione di Design for low waste. 

Il nome ZEROBARRACENTO, infatti, deriva dalla grande attenzione dell’azienda alla sostenibilità e al tracciamento della produzione:

  • zero scarti, riduzione dell’inquinamento e delle emissioni, genere ed età
  • 100% qualità Made in Italy, utilizzo dei tessuti, sostenibilità e trasparenza della produzione

Per quanto riguarda il Design for low impact materials and processes è fondamentale capire le fibre per dare vita ad un modello circolare, poiché le fibre giocano un ruolo chiave nel dirottare i tessuti dallo smaltimento al sistema moda.

La durabilità è un valore chiave per il design: il Design for longevity prende in considerazione la durata di vita dei capi che si stanno creando. Il design per la longevità mette in evidenza gli aspetti fisici e psicologici che creano una connessione con gli indumenti, prolungandone il ciclo di vita.

Per concludere, il Design for recyclability aiuta i designer a sbloccare le opportunità di “trasformazione infinita” per garantire che i prodotti non finiscano mai in discarica. 

Il modello odierno di prendere-usare-smaltire porta a una drammatica perdita economica, insieme a numerosi impatti ambientali e sociali negativi. 

I designer possono costruire un modello circolare puntando a raggiungere l'obiettivo finale di un sistema a ciclo chiuso, mantenendo all'infinito il valore e la qualità di tutti i materiali.

L’eco design nel fashion per una progettazione sostenibile

 

Per poter massimizzare i benefici economici e ambientali dei modelli di business circolari del settore moda (noleggio, rivendita, riparazione/rifabbricazione e riciclo) è necessario implementare pratiche di eco-design per progettare il capo d’abbigliamento con il ciclo di vita più lungo possibile.

In particolare, il prodotto, deve essere progettato per essere “rigenerato” una volta che ha raggiunto il numero massimo di utilizzo previsto e, infine, riciclato, con l’obiettivo di mantenere in circolo i materiali il più a lungo possibile.

Di conseguenza le aziende produttrici devono progettare prodotti che siano:

  • Durevoli da un punto di vista fisico: utilizzando materiali di alta qualità che consentono di estendere la vita utile del prodotto;
  • Durevoli da un punto di vista emozionale: mantenendo elevato il livello di desiderabilità di utilizzo di un capo di abbigliamento nel corso del tempo;
  • Riciclabili e rigenerabili: facilitando le operazioni di disassemblaggio, riparazione, smontaggio, rifabbricazione e riciclo.

Progettare prodotti durevoli da un punto di vista fisico


Progettare prodotti che siano durevoli da un punto di vista fisico significa prima di tutto selezionare materiali in grado di resistere a lavaggi frequenti e danni. 

Successivamente, è importante inserire anche elementi di rinforzo dei componenti per consentire al capo di resistere più a lungo nel tempo.

Un esempio virtuoso è quello di ERDOS, un’azienda cinese che utilizza cashmere per produrre vestiti di alta qualità. 

La collezione SHAN 2019, in particolare, utilizza cashmere "autopulente", resistente all'acqua e all'olio e di facile manutenzione. 

Questo particolare cashmere, inoltre, viene lavorato attraverso una tecnica di tessitura che non ha bisogno di cuciture, risparmiando così sia sui materiali e sia sull’energia utilizzata durante la produzione, e rendendo il prodotto più resistente. 

Data l'elevata durata fisica dei loro prodotti, ERDOS offre anche servizi di riparazione e manutenzione dei capi, assicurandone un maggiore utilizzo nel tempo.

Progettare prodotti durevoli da un punto di vista emozionale


I vestiti per essere durevoli nel tempo devono anche mantenere un certo grado di rilevanza e desiderabilità per i clienti. 

Quando si fa riferimento alla durata emotiva, si intende per quanto tempo le persone vogliono continuare a utilizzare un prodotto. 

Questo dipende da diversi fattori come: l'atemporalità, la rarità, la storia e il significato del capo di abbigliamento. 

Se un consumatore riesce a leggere la storia di un prodotto, a capirne il valore e l’unicità, allora sarà incentivato a utilizzarlo per un periodo di tempo più lungo, in quanto quel prodotto non sarà più legato alla temporalità della moda e dello stile.

Un brand che ha fatto dell’unicità e dell’atemporalità dei propri prodotti il centro della sua azione è Beyond Retro

Nata nel 2002, l’azienda offre un’esperienza di vendita unica ed emozionante ai propri clienti attraverso, ad esempio, lo sviluppo di spettacoli teatrali all’interno dei negozi.

Puntando sull'unicità dei loro prodotti Beyond Retro, solo nel 2014, è riuscita a risparmiare 608 tonnellate di CO2 e 300,000 m3 di acqua. 

Progettare prodotti rigenerabili o riciclabili

 

Una progettazione sostenibile, infine, deve creare prodotti che siano riciclabili e rigenerabili.  

I prodotti devono essere progettati e realizzati in modo da facilitare le operazioni di  smontaggio, disassemblaggio, rifabbricazione e riciclo. 

In fase di progettazione è necessario:

  • Ridurre la quantità di elementi e accessori che compongono il prodotto;
  • Ridurre la quantità di elementi non facilmente separabili e riciclabili (es: zip, bottoni, imbottiture, ecc…);
  • Preferire tessuti monomateriali;
  • Evitare sprechi attraverso strumenti come la modellistica zero-waste.

Far sì che i propri prodotti siano progettati per essere facilmente rigenerabili e riciclabili è quello che ha fatto l’azienda Napapijri con la sua serie di giacche Circular.

Per questo prodotto, l’azienda ha semplificato il design affinché l'intera giacca, compresa l'imbottitura, sia prodotta da un polimero riciclabile (Nylon 6). 

I clienti, inoltre, possono restituire i prodotti della gamma Circular Series dopo l'uso in modo che possano essere rifabbricati e riciclati in nuovi prodotti.

Conclusioni

 

Al fine di garantire maggiore sostenibilità nel fashion, non bisogna sottovalutare l’importanza dell’eco-design, ovvero di una progettazione del prodotto che ne garantisca una maggiore durevolezza nel tempo, un più facile riutilizzo o riciclo, e un forte legame emotivo. 

Agendo in maniera consapevole e mirata su tutto il ciclo di vita del prodotto è possibile ridurre gli sprechi e ideare, già in fase di progettazione, modalità alternative e creative per aumentare la vita del prodotto stesso.

Per questo motivo noi di Cikis ti supportiamo nella ricerca di materiali a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di favorire una progettazione del prodotto sostenibile e circolare. 

 

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di Claudio Ventura
2022/10/11


Eco design nel tessile: di cosa si tratta?


Claudio Ventura
Esperto in economia circolare

Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale (percorso in Eco-management), ha approfondito ulteriormente le tematiche legate alla sostenibilità ambientale ottenendo un Master di II Livello in Economia Circolare presso il Politecnico di Bari.

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