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Il ruolo dell'energia rinnovabile e dell'efficientamento energetico nella decarbonizzazione del settore moda

La Science Based Target Initiative individua l’efficientamento energetico e la transizione alle fonti di energia rinnovabili come le prime leve, insieme agli interventi sui materiali, su cui le aziende del settore moda devono concentrarsi per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi.

 

Questi due elementi fondamentali non solo promuovono la circolarità e la decarbonizzazione, ma consentono anche di ridurre gli sprechi energetici e sfruttare al massimo le fonti energetiche che si rinnovano naturalmente o si rigenerano.

A conferma di tali principi, nel luglio 2021 la Commissione Europea ha proposto una modifica (RED II) alla direttiva sulle energie rinnovabili, al fine di allineare gli obiettivi dell'Unione Europea in materia di energie rinnovabili con la sua nuova ambizione climatica. La proposta prevede un aumento vincolante della quota di energie provenienti da fonti rinnovabili nel mix energetico dell'UE al 40% entro il 2030, promuovendo inoltre l'utilizzo di combustibili rinnovabili, come l'idrogeno, nell'industria e nei trasporti.

Energia rinnovabile ed efficienza energetica: cosa sono e cosa le differenzia 

 

L'energia rinnovabile e l'efficienza energetica rappresentano due leve fondamentali per affrontare le sfide energetiche del nostro tempo. Sebbene spesso vengano menzionati insieme, è importante comprendere le loro differenze e l'importanza che rivestono nel panorama odierno.

L'energia rinnovabile si riferisce a forme di energia che provengono da fonti naturali e inesauribili, come il sole, il vento, l'acqua e la biomassa. Queste fonti non solo sono abbondanti, ma non producono emissioni di gas a effetto serra o altre sostanze inquinanti durante la generazione di energia (al netto dell’impatto degli impianti). 

D'altra parte, l'efficienza energetica riguarda l'ottimizzazione dell'uso delle risorse energetiche esistenti. Si concentra sulla riduzione degli sprechi e sul conseguimento di prestazioni migliori utilizzando meno energia. Ciò può essere raggiunto attraverso l'adozione di tecnologie efficienti, come apparecchiature elettriche a basso consumo, isolamento termico, illuminazione a LED e sistemi di gestione dell'energia intelligente. L'efficienza energetica è uno strumento essenziale per ridurre la domanda di energia e limitare gli impatti ambientali associati alla produzione energetica.

Quindi, mentre l'energia rinnovabile si concentra sulla transizione verso fonti energetiche pulite, l'efficienza energetica mira a massimizzare l'uso delle risorse esistenti. Entrambi questi approcci sono indispensabili per affrontare le sfide del cambiamento climatico, ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere la sostenibilità energetica a lungo termine.

La scelta più appropriata per le aziende alla ricerca delle fonti di energia rinnovabile dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Esigenze energetiche: le necessità di energia elettrica e calore dell'azienda, che devono essere valutate in base alle attività svolte.
  • Spazi disponibili: ad esempio, la presenza di aree all'interno o nei dintorni dell'azienda che possano essere utilizzate per l'installazione di impianti o dispositivi per la produzione di energia rinnovabile.
  • Contesto geomorfologico: le caratteristiche geografiche e morfologiche dell'area circostante, come la superficie disponibile, la posizione geografica e la vicinanza a fonti d'acqua.

Le soluzioni di efficienza energetica ed energia rinnovabile a disposizione delle aziende

 

Secondo il Report Monitor for Circular Fashion 2022, l'analisi condotta sulle aziende e i loro siti correlati mostra che la circolarità dell'energia è un obiettivo comune, ma finora sono stati compiuti solo pochi passi preliminari in questa direzione.

Esistono alcune soluzioni che le aziende possono adottare per favorire la transizione all'energia rinnovabile e all’efficienza energetica. Queste sono:

  • Monitoraggio energetico (EMS): I sistemi di monitoraggio energetico (EMS) forniscono alle aziende dati e KPI sul consumo energetico, aiutando a prendere decisioni di gestione e a massimizzare l'efficienza. 
  • Diagnosi energetica: Le diagnosi energetiche, oltre a ottimizzare il consumo energetico, consentono di ottenere i Certificati di Risparmio Energetico, titoli negoziabili emessi da un ente autorizzato che certificano il raggiungimento di risparmi energetici attraverso interventi e progetti volti all'efficienza. In generale, questa è una soluzione estremamente interessante per le aziende che cercano supporto finanziario per migliorare la propria tecnologia di produzione, ridurre il consumo energetico e contribuire alla mitigazione delle emissioni di CO2.
  • Demand response: Il demand response consente ai consumatori di energia di ridurre o spostare la loro domanda di energia elettrica in momenti specifici, al fine di garantire una maggiore stabilità del sistema elettrico e una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse energetiche.
  • Mobilità elettrica: I veicoli elettrici non solo sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai veicoli a combustibili fossili, ma possono anche ridurre drasticamente l'impatto climatico della mobilità se alimentati da fonti di energia rinnovabile.
  • Autoproduzione da fonti rinnovabili: L'installazione di sistemi fotovoltaici per l'autosufficienza energetica e lo stoccaggio di energia verde rappresenta sicuramente il passo più significativo verso la riduzione delle emissioni di CO₂. 
  • Comunità di energia rinnovabile: Le comunità di energia rinnovabile sono associazioni di aziende, attività commerciali e cittadini che decidono di unire le forze per dotarsi di una o più impianti per la produzione condivisa e l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
  • Accordo di Acquisto di Energia (PPA - Power Purchase Agreement): Il PPA è un’alternativa simile, ma meno collettiva, alle fonti rinnovabili, per le aziende che desiderano alimentare il loro consumo energetico con fonti rinnovabili, ma non hanno la capacità di investimento per acquistare un impianto fotovoltaico.
  • Garanzie di origine (GO): Le aziende che si trovano di fronte a vincoli tecnici che ostacolano l'implementazione delle soluzioni precedentemente menzionate dovrebbero richiedere al proprio fornitore di energia di fornire energia al 100% da fonti rinnovabili, certificata tramite Garanzie di Origine (GO).

Programmi di ottimizzazione energetica per il settore moda

 

Per affrontare la sfida della decarbonizzazione nell’industria della moda, sono stati sviluppati alcuni programmi rivolti alle aziende del settore al fine di promuovere la transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Uno di questi programmi è Clean by Design, sviluppato da Natural Resources Defense Council (NRDC), un'organizzazione ambientalista senza scopo di lucro. L'iniziativa Clean by Design si concentra sulla collaborazione con le aziende del settore tessile per migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale nella produzione di abbigliamento, soprattutto nelle fasi più impattanti del processo di produzione, come la tintura e il finissaggio. Clean by Design si basa su interventi facili da implementare, a costo zero o a basso costo, con tempi di recupero dell'investimento ridotti. Alcuni nomi noti nel settore della moda, come il Gruppo Kering, H&M e Target, hanno aderito a questo programma.

Degne di nota sono le  BAT (Best Available Techniques), che promuovono l'adozione delle migliori tecnologie disponibili per ridurre l'inquinamento e migliorare l'efficienza energetica nelle industrie. Le BAT sono raccolte dall'Istituto europeo per la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC) e rappresentano il punto di riferimento per le aziende che intendono investire in tecnologie a salvaguardia dell'ambiente. Le BAT sono elencate nei BREF (Best Available Techniques Reference documents), che vengono aggiornati periodicamente dall'Istituto europeo IPPC attraverso uno scambio di informazioni tra gli Stati membri, le industrie interessate, le organizzazioni non governative e le istituzioni europee. Nel settore della moda, brand come Gucci e Stella McCartney hanno adottato le migliori tecniche disponibili per minimizzare l'impatto ambientale delle loro produzioni.

Un'importante iniziativa nel campo delle energie rinnovabili è il progetto CVVPA (Collective Virtual Power Purchase Agreement). Questo programma, promosso da The Fashion Pact, consente alle aziende di unirsi e acquistare energia rinnovabile da fonti come l'eolico o il solare. Attraverso l'aggregazione delle richieste di energia, le aziende possono negoziare prezzi vantaggiosi per l'acquisto di energia pulita e ridurre la loro dipendenza da fonti di energia non rinnovabili. Il Gruppo Prada e Ralph Lauren sono alcuni dei partner che aderiscono a questo progetto.

Infine, il programma RE100 è un'iniziativa globale lanciata nel 2014 da The Climate Group in collaborazione con Carbon Disclosure Project, che mira a incoraggiare le aziende a impegnarsi ad utilizzare energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili e supportare la transizione energetica delle filiere delocalizzate. Questo programma sfida le aziende a raggiungere questo obiettivo entro un certo periodo di tempo e a dimostrare la loro transizione verso un'energia più pulita, rendendo pubblici i loro progressi attraverso il CDP. Marchi di moda come Burberry, Chanel e Nike hanno aderito a RE100.

I benefici e le sfide dell'uso di energia rinnovabile nel settore moda

 

L'utilizzo di energia rinnovabile e l'adozione di soluzioni di efficienza energetica offrono diversi benefici significativi per le aziende del settore moda. In primo luogo, è importante considerare la riduzione delle emissioni di carbonio. 

Secondo uno studio di McKinsey, l'energia svolge un ruolo cruciale nel percorso di decarbonizzazione delle aziende di moda. Infatti, il 63% del potenziale di ulteriore riduzione delle emissioni dell'industria della moda deriva dalla gestione delle fonti energetiche e dal loro utilizzo, come segue:

  • Il 45% dei risparmi delle emissioni può derivare da soluzioni di efficienza energetica 
  • Il 39% è reso possibile dalla transizione verso fonti di energia rinnovabile
  • Il restante 16% si riferisce all'elettrificazione del consumo energetico

Oltre a ciò, pur considerando gli investimenti iniziali, l'adozione di soluzioni di efficienza energetica e l'utilizzo di energia rinnovabile possono portare a risparmi significativi sui costi energetici nel lungo termine. Infine queste pratiche possono portare al miglioramento della reputazione delle aziende che le applicano, rendendole più attrattive per una base di clienti più ampia e consapevole.

Tuttavia, ci sono anche sfide significative associate a queste strategie. Ad esempio, i costi iniziali di implementazione delle tecnologie rinnovabili e di efficienza energetica possono essere elevati. Inoltre la collaborazione con i fornitori, pur essendo fondamentale, può presentare difficoltà, per via di accordi e negoziazioni complesse da gestire per garantire l'implementazione delle pratiche sostenibili lungo l'intera catena di approvvigionamento. Anche il Report Moda e Sostenibilità 2022 di Cikis ha confermato la difficoltà: ben il 90.5% delle aziende intervistate ha dichiarato di non collaborare con i propri fornitori diretti per incentivarli a ridurre il loro impatto energetico.

Nonostante queste sfide, è essenziale promuovere una maggiore collaborazione e adottare strategie di efficienza energetica lungo tutta la catena del valore. Secondo studi, l'applicazione di queste strategie potrebbe portare a un abbattimento delle emissioni di gas serra di  circa 1 miliardo di tonnellate nel 2030.

Conclusioni

 

L'utilizzo di energia rinnovabile e l'implementazione di soluzioni di efficienza energetica rappresentano una grande opportunità per ridurre l'impronta di carbonio del settore moda.  

Esistono già numerosi programmi e sistemi di gestione dell'energia che le aziende possono adottare.

Nonostante ciò, la transizione all’energia verde presenta sfide significative che devono essere affrontate attraverso una gestione attenta, una pianificazione strategica, la collaborazione lungo la filiera e un impegno a lungo termine.

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Francesca Poratelli
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Dopo un’esperienza lavorativa in Yamamay ha deciso di specializzarsi nel campo della sostenibilità. Si è occupata di assessment di sostenibilità ambientale e sociale per aziende che spaziano dall’abbigliamento outdoor al merchandising tessile.

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