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Intervista a Recover™: il riciclo meccanico delle fibre tessili

Una delle principali criticità ambientali del settore moda corrisponde all’elevata quantità di rifiuti generati annualmente.

Si stima, infatti, che in Europa vengano generati più di 15 chilogrammi di rifiuti tessili pro capite. Inoltre, secondo il Position Paper di Policy Hub “Circularity for Apparel and Footwear on the Revision of the Waste Framework Directive” la quantità di rifiuti tessili in Europa crescerà dal valore attuale di 7-7,5 milioni di tonnellate fino a 8,5-9,0 milioni di tonnellate nel 2030.

L’aumento della quantità di rifiuti generati dal settore moda è causato da una inadeguata gestione del fine vita degli scarti tessili: meno dell'1% del materiale utilizzato per la produzione di capi d’abbigliamento viene riciclato in nuovi vestiti, e la maggior parte dei rifiuti tessili (73%) sono invece indirizzati alle discariche o all’incenerimento provocando gravi danni agli ecosistemi naturali.

Uno degli strumenti più utili per ridurre la quantità di rifiuti smaltiti in discarica è il riciclo “textile-to-textile” che consente di trasformare i rifiuti tessili in nuove fibre che vengono poi utilizzate per creare nuovi tessuti e capi d’abbigliamento.

Quali sono le tecnologie e i processi di riciclo che consentono di trasformare i rifiuti tessili in nuovi prodotti? 
Ne abbiamo parlato con Ana Rodes, Senior Sustainability Manager di Recover, azienda che ha innovato il processo di produzione di fibre di cotone riciclato.

La tecnologia di Recover™ per il riciclo meccanico dei rifiuti tessili

 

Cikis: Il processo Recover™ consente di riciclare meccanicamente i rifiuti tessili pre e post consumo. Il processo parte dalla raccolta dei rifiuti tessili fino al loro riciclo e alla produzione di nuove fibre, tessuti e vestiti. Iniziamo con la fase di raccolta, come funziona l'approvvigionamento dei rifiuti tessili? Avete stabilito collaborazioni con altre aziende?


A: Recover™ trasforma i rifiuti tessili in fibre di cotone riciclato di alta qualità e in miscele di fibre. 

Collaboriamo con i nostri partner strategici per integrare il nostro processo nella catena di approvvigionamento fornendo una soluzione end-to-end a circuito chiuso.

Recover™ acquista scarti tessili di origine post-industriale e pre e post-consumo già smistati per composizione e colore. Per questo sono stati avviati diversi accordi di partnership con aziende di smistamento tessile.

 

Cikis: Una volta raccolti i rifiuti tessili, si inizia con le operazioni di riciclo. La vostra tecnologia vi consente di trasformare gli scarti tessili in fibre di cotone riciclate e successivamente in filati, tessuti e indumenti. Ci descrivi come funziona il processo di riciclo? Qual è l'innovazione nel vostro processo rispetto ad altre aziende di riciclo meccanico ? Ricordiamo che il processo ripico di riciclo meccanico ha grandi benefici ambientali ma porta a fibre di cotone più corte e quindi con prestazioni qualitative inferiori.


A: Recover™ è un riciclatore tessile meccanico. Il nostro processo rivoluzionario ci consente di garantire la fibra più lunga al minor costo ambientale.

In primo luogo, durante la fase di “taglio & estrazione”, i rifiuti tessili di grandi dimensioni vengono tagliati in quelli più piccoli e tutti gli elementi non tessili vengono rimossi automaticamente. 

Successivamente, inizia la fase di triturazione e i piccoli pezzi di scarto tessile vengono elaborati in modo univoco all'interno della macchina per la triturazione. La formula di ottimizzazione della macchina è proprietaria e utilizzata esclusivamente da Recover™. 

Infine, con l'imballo, la fibra Recover™ è pronta per essere integrata nelle filiere dei nostri partner.

 

Cikis: Puoi spiegarci la differenza tra RCotton e RCottonBlend? In particolare, con RCottonBlend abbinate il cotone riciclato al cotone organico/poliestere riciclato che ha già alcuni colori specifici e con questo mix riuscite a raggiungere miscele che non necessitano di essere nuovamente tinte. Il processo viene eseguito con "solventi e acqua minimi" - puoi approfondire questa frase? Inoltre, c'è una differenza tra RCottonBlend e RCotton in termini di percentuale di contenuto riciclato nel capo finale?

 

A: Recover™ offre due famiglie di prodotti in fibra riciclata: RCotton e RColorBlend.

RCotton è una famiglia di prodotti in fibra Recover™ realizzati con fibra di cotone riciclata non miscelata, adatta alla sovratintura (RPure, RMix, RDenim).

RColorblend è una famiglia di prodotti in fibra Recover™ in cui le fibre di cotone riciclato Recover™ vengono miscelate con fibre di altri vettori che sono state tinte a basso impatto per creare nuove fibre, in una gamma completa di colori al minor costo ambientale (RBlue, Rterra). Tali prodotti hanno subìto il nostro processo proprietario ColorBlend per ottenere la perfetta combinazione di prestazioni e precisione di corrispondenza dei colori.

La transizione verso il cotone biologico o riciclato, come la fibra di cotone Recover™ è un passaggio che può essere compiuto per ridurre il consumo di acqua del settore. 

Utilizzando i rifiuti tessili come materia prima, la quantità di acqua necessaria per produrre la nostra fibra di cotone riciclata è notevolmente inferiore rispetto ad altri metodi tradizionali, dal momento che 1 kg di Recover™ consente di risparmiare fino a 14740 litri di acqua. Inoltre, il processo Recover™ non genera acque reflue evitando il rilascio di microfibre nell'ambiente.

L'applicazione di metodi di tintura a basso impatto può aiutare a ridurre ulteriormente l'impatto idrico e l'inquinamento del settore. 

Le sostanze chimiche utilizzate nei processi di produzione di fibre e tessuti, come tinture o trattamenti di finissaggio, rappresentano un totale di circa 43 milioni di tonnellate di risorse non rinnovabili.

La fibra riciclata senza coloranti Recover™ viene miscelata con fibre di altri supporti (solitamente rPET) che sono state tinte a basso impatto per creare nuove fibre RColorBlend. Le fibre RColorBlend vengono consegnate pronte per essere filate, senza necessità di ulteriore miscelazione o tintura.

 

Cikis: Potete lavorare anche con tessuti misti? Su questo aspetto, c'è qualche innovazione in arrivo su scala industriale che possa supportare il mercato con miscele di riciclo?


A: Recover™ può riciclare miscele di cotone/poliestere. Tuttavia è necessario soffermarsi su alcune considerazioni per ridurre qualsiasi limitazione nell'applicabilità delle fibre riciclate nei filati e nei tessuti finiti. Alcune di queste considerazioni potrebbero essere:

  • La % di poliestere nei materiali riciclabili
  • Il contenuto di poliestere richiesto sul filato per la filatura
  • La % richiesta di materiali riciclati nel filato

Le fibre riciclate con contenuto di elastan non avranno problemi di filatura in titoli pesanti, ma in titoli fini possono verificarsi problemi. Per ottenere una riciclabilità ottimale dei materiali e dei prodotti, l'elastan dovrebbe essere evitato.

 

Cikis: La metodologia LCA consente di valutare i potenziali impatti ambientali di un prodotto, processo o servizio nel suo intero ciclo di vita. A tal proposito, Recover™ ha condotto uno studio per valutare gli impatti ambientali dei prodotti utilizzando la metodologia LCA. Lo studio ha considerato solo la fase di produzione (cradle to gate) o l'intero ciclo di vita del prodotto (cradle to cradle)? Perché è importante condurre un'analisi LCA?


A: La nostra priorità chiave è migliorare il più possibile le prestazioni di sostenibilità, sia ambientale che sociale, dei nostri prodotti, processi e operazioni generali della struttura e avere la piena tracciabilità e trasparenza del nostro prodotto e delle catene di approvvigionamento. 

Ciò significa, ad esempio, che Recover ™ tiene traccia continuamente degli impatti ambientali a livello di prodotto, processo e dell’azienda attraverso strumenti LCA e altri indicatori nel nostro Sistema di gestione ambientale e sociale (ESMS).

L'utilizzo del cotone riciclato Recover™ consente di ridurre le emissioni di gas serra nel livello della catena del valore delle materie prime, che fa parte delle emissioni Scope 3 per marchi e rivenditori.

Utilizziamo un'analisi LCA di terze parti per valutare l'impatto ambientale delle fibre di Recover™ durante il loro ciclo di vita. Ci consente di riferire/essere trasparenti sulle nostre prestazioni ambientali a livello globale, ma ci fornisce anche informazioni sulle prestazioni ambientali di tutti i nostri prodotti e strutture in tutto il mondo.

Il riciclo meccanico dei rifiuti tessili: sfide e prospettive


Cikis: Abbiamo parlato di vantaggi, ora parliamo di sfide. Attraverso il riciclo meccanico, la fibra può perdere qualità e deve quindi essere miscelata con altre fibre vergini (soprattutto nel caso del cotone). È così anche per Recover? Qual è la percentuale massima di cotone riciclato che possiamo aspettarci nei capi finali? E i vostri capi finali possono essere nuovamente riciclati / dipende dal tipo di prodotto (RBlue / REarth ecc.)?


A: La nostra fibra Rcotton è mista a cotone convenzionale/biologico, e le percentuali di fibra Recover™ variano e dipendono dal tessuto che vogliamo ottenere.

Ad esempio dipende dal filato: se è sottile o spesso si possono aumentare le percentuali di fibra Recover™. In ColorBlend è possibile ottenere filati realizzati con fibre riciclate al 100% (in miscele che includono poliestere riciclato).

Recover™ collabora con i marchi e i partner della catena di fornitura per applicare principi di progettazione circolare per produrre nuovamente capi riciclabili.

 

Cikis: C'è un modo per vincere la sfida della riciclabilità limitata e la necessità di mescolare fibra riciclata con fibra vergine?

 

A: Sia il riciclaggio meccanico che quello chimico sono indicati come tecnologie altamente rilevanti per consentire all'industria di diventare meno dipendente dai materiali vergini.

Queste due tecnologie dovrebbero essere combinate in quanto complementari e possono lavorare in sinergia per realizzare un sistema moda circolare. Affermare che la chimica sostituisca la meccanica sembra quindi non solo improbabile, ma anche non intelligente. Il riciclaggio meccanico è una tecnologia versatile, collaudata e disponibile su scala industriale, mentre la maggior parte delle tecnologie di riciclaggio chimico stanno ancora lavorando per stabilire una scala commerciale.

Il grande vantaggio del riciclaggio meccanico del cotone è il suo impatto. Non utilizza acqua o prodotti chimici e impiega quantità ridotte di risorse energetiche.

Quindi, la combinazione perfetta potrebbe funzionare in questo modo: la tecnologia meccanica può mantenere il cotone nel sistema il più a lungo possibile per diversi cicli di riciclaggio e, quando le fibre di cotone sono diventate troppo degradate si procede con la loro rigenerazione attraverso il riciclaggio chimico in fibre cellulosiche artificiali che possono essere riutilizzate.

 

Cikis: Il passaggio dal cotone convenzionale al cotone preferred ha un impatto sul prezzo. Qual è il costo aggiuntivo che un'azienda deve considerare quando passa a tessuti di cotone riciclato? Sarà così anche in futuro?

 

A: Recover™ offre fibre riciclate innovative e convenienti e soluzioni circolari su larga scala.

Tuttavia, i riciclatori di alto valore come noi hanno esigenze molto diverse per quanto riguarda lo smistamento (composizione, colore, esclusione di capi con spalmatura a cera, filati lurex e così via) e la pre-lavorazione (rimozione di stampe in gomma, etichette, bottoni/cerniere ecc. ) di tessili post-consumo. 

Per farlo su larga scala in modo economico sono necessarie nuove tecnologie e processi. Alcune delle sfide delle fasi di pre-elaborazione manuali possono essere affrontate applicando la progettazione circolare, in particolare il design for recyclability strategies.

 

Cikis: L'offerta di tessuti riciclati sul mercato è molto limitata. Ad esempio, nel 2020 il cotone riciclato deteneva una quota dello 0,96% della produzione mondiale di cotone. Qual è la causa di ciò?

 

A: Il raggiungimento della circolarità nel settore tessile è un argomento sempre più importante nell'agenda del settore. Tuttavia, al momento attuale, questo settore è ancora largamente dominato da un modello di business lineare.

Attualmente, in tutto il mondo solo il ±25% di tutti i tessuti scartati viene raccolto separatamente. Di tale percentuale la metà è destinata al riutilizzo e l'altra metà, i cosiddetti non rewearables è per lo più destinata al downcycling. Meno dell'1% dei vestiti scartati viene riciclato in nuovi, secondo la Ellen MacArthur Foundation.

In qualità di riciclatore textile-to-textile di alto valore, Recover™ ha un ruolo chiave da svolgere nella transizione verso un sistema di moda circolare. Tuttavia, sebbene ciò sia molto incoraggiante, una delle nostre sfide più grandi corrisponde alla possibilità di garantire grandi volumi di materie prime adeguate per il processo.

Ad esempio, per quanto riguarda i rifiuti tessili post-consumo, i modelli di business dei raccoglitori/smistatori tessili esistenti sono specifici per lo smistamento verso i mercati del riutilizzo e del downcycling. 

Tuttavia, i riciclatori di alto valore hanno esigenze molto diverse per quanto riguarda lo smistamento (composizione, colore, esclusione dei capi con spalmatura a cera, filati lurex e così via) e la pre-lavorazione (rimozione di stampe in gomma, etichette, bottoni/cerniere, ecc.) dei rifiuti tessili post consumo. Per farlo su larga scala in modo economico, sono necessarie nuove tecnologie e processi.


Cikis: Secondo te, in base alla tua esperienza, il mercato dei tessuti riciclati crescerà ulteriormente in futuro?


A: L'ultimo rapporto pubblicato da McKinsey indica che il riciclaggio da fibra a fibra potrebbe aumentare dal 18% al 26% dei rifiuti tessili lordi nel 2030. Per cogliere questa opportunità è fondamentale iniziare a espandere l'infrastruttura necessaria per la raccolta, lo smistamento e il riciclaggio a circuito chiuso dei rifiuti tessili.

Ciò amplifica ulteriormente gli ambiziosi obiettivi dell'iniziativa ReHubs che mira a risolvere il problema degli scarti tessili europei trasformando i "rifiuti" in una risorsa e promuovendo il modello di business circolare tessile su larga scala.

In qualità di membro del consiglio aziendale, Recover™ ha supportato e contribuito al lavoro di ReHubs nell'ultimo anno e mezzo.

Conclusioni

 

Una delle principali criticità ambientali del settore moda corrisponde all’elevata quantità di rifiuti tessili prodotti annualmente e alla scarsa valorizzazione degli scarti che, nella maggior parte dei casi, sono conferiti in discarica o sottoposti a procedure di incenerimento.

Per poter limitare tali problematiche è essenziale aumentare la quota di scarti tessili riciclati in nuove fibre. 

Attraverso l’innovazione tecnologica proposta da Recover™ è possibile riciclare meccanicamente gli scarti tessili in nuove fibre contribuendo così alla transizione del settore moda verso una maggiore circolarità e sostenibilità.

 

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Claudio Ventura
Esperto in economia circolare

Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale (percorso in Eco-management), ha approfondito ulteriormente le tematiche legate alla sostenibilità ambientale ottenendo un Master di II Livello in Economia Circolare presso il Politecnico di Bari.

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