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La certificazione FSC nel settore tessile per una gestione forestale sostenibile

Le fibre cellulosiche artificiali sono fibre ricavate dalla polpa di legno disciolta (cellulosa) degli alberi. 

Viscosa, lyocell, acetato e modal sono tutti esempi di fibre cellulosiche artificiali. 

Le principali criticità ambientali legate alle fibre cellulosiche artificiali sono:

  • Lo sfruttamento delle risorse forestali: la produzione di viscosa sta contribuendo al rapido esaurimento delle foreste mondiali. Si stima che circa il 30% del rayon e della viscosa utilizzati nella moda sia prodotto con polpa proveniente da foreste antiche e in via di estinzione
  • Gli agenti chimici utilizzati nelle fasi di trasformazione: il processo di produzione delle fibre cellulosiche artificiali prevede l’impiego di sostanze chimiche pericolose. All'interno del processo di produzione di viscosa e modal, le sostanze chimiche reagiscono con la cellulosa e creano sottoprodotti che potrebbero essere rilasciati nell'aria, nell'acqua e nel suolo, nel caso in cui il processo di produzione non sia un processo integrato (a ciclo chiuso).

Per poter considerare ecocompatibili i processi di produzione di tali fibre, è necessario gestire in modo responsabile le risorse forestali e le sostanze chimiche impiegate.

Il presente articolo si focalizza sul primo punto e, dunque, sulla gestione forestale.

Come sottolineato da Textile Exchange, il processo di produzione delle fibre cellulosiche artificiali può contribuire alla deforestazione se il legno impiegato non proviene da foreste gestite in modo responsabile.

Anche secondo il report “COMING FULL CIRCLE: INNOVATING TOWARDS SUSTAINABLE MAN-MADE CELLULOSIC FIBRES” di Fashion For Good la produzione delle fibre cellulosiche artificiali può incentivare il fenomeno del disboscamento di foreste antiche e in via di estinzione che, se mantenute, sarebbero invece in grado di immagazzinare una quantità di carbonio per ettaro 40 volte superiore rispetto alle foreste industriali. Il report sottolinea l’importanza di arginare il fenomeno della deforestazione in quanto le foreste sono in grado di proteggere la biodiversità dal momento che ospitano l'80% di tutta la biodiversità terrestre.

Una delle certificazioni che consentono di limitare tali criticità ambientali è la Forest Stewardship Council, una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza specifica per il settore forestale e i prodotti - legnosi e non legnosi - derivati dalle foreste nata con l’obiettivo di tutelare le foreste e coloro che dipendono da esse, ovvero le specie vegetali e animali, i diritti dei popoli indigeni, la sicurezza dei lavoratori forestali e molto altro.


Le tipologie di certificazioni rilasciate da FSC


Esistono due tipi di certificazioni FSC: Gestione Forestale (Forest Management, FM), per proprietari e gestori forestali, e Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC), per le imprese che trasformano e/o vendono prodotti forestali:

  1. La certificazione di Gestione Forestale (Forest Management, FM) assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici. Tali standard si basano sui 10 Principi e 70 Criteri di gestione forestale responsabile, definiti da FSC. 
  2. La certificazione di Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC) garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC ed è indispensabile per poter applicare le etichette FSC sui prodotti. Grazie a questa certificazione un’organizzazione può dimostrare in maniera corretta, trasparente e controllata il proprio contributo alla gestione forestale responsabile.

L’utilizzo della certificazione FSC è fondamentale per le aziende per garantire ai consumatori che i prodotti venduti provengono da foreste gestite in modo responsabile e sostenibile.

I diversi tipi di marchi FSC presenti sui prodotti

 

I marchi FSC possono essere utilizzati esclusivamente da aziende certificate su prodotti certificati e garantiscono che il prodotto sia stato realizzato in legno o carta da fonti responsabili.

Le etichette permettono di distinguere i prodotti certificati in tre diverse categorie di materiale, sulla base della composizione dei prodotti stessi:

  • FSC 100%: indica che il prodotto è costituito esclusivamente da input provenienti da foreste certificate FSC
  • FSC Riciclato: indica che il legno o la carta di cui è composto il prodotto provengono da materiale da riciclo e recupero
  • FSC Misto: indica che il legno o la carta all'interno del prodotto provengono da materiale certificato FSC, materiale riciclato e/o legno controllato (non meno del 70% di materiali certificati e/o materiali riciclati).

Come ottenere la certificazione FSC?

 

Prima di avviare l’iter di certificazione è necessario identificare la tipologia di certificazione FSC d’interesse e prendere visione degli standard di riferimento così da individuare requisiti e obblighi previsti.

Il Forest Stewardship Council non è la figura incaricata al rilascio dei certificati, infatti questo processo viene effettuato da organizzazioni indipendenti chiamati Enti di Certificazione.

Tali enti, accreditati dall'Assurance Services International (ASI) sono gli unici autorizzati a valutare le operazioni di Gestione Forestale e Catena di Custodia sulla base degli Standard FSC applicabili.

Il Forest Stewardship Council, all’interno di una rapida guida indica 3 step necessari per ottenere le certificazioni:

  • Contatta uno o più Enti di Certificazione accreditati FSC: in questo step è necessario fornire all’ente alcuni dati dell’organizzazione (grandezza, numero siti produttivi, modalità di stoccaggio del materiale a magazzino) per poter consentire una stima dei tempi e dei costi del processo di certificazione;
  • Sostieni l’audit: l’ente di certificazione affida l’audit a un professionista. L’audit si svolge presso la foresta o l’organizzazione, allo scopo di verificare il rispetto degli standard;
  • Ottieni la certificazione: l’esito positivo dell’audit determina la possibilità di conseguire la certificazione FSC. A questo punto sarà possibile vendere il materiale e i prodotti FSC come certificati e apporre il codice univoco su di essi. I certificati FSC sono validi per cinque anni e l'ente di Certificazione accreditato effettuerà verifiche annuali di sorveglianza per verificare il costante rispetto dei requisiti.

 

 

Quali sono i vantaggi della certificazione FSC?

 

L’adozione da parte delle aziende della certificazione FSC può garantire diverse tipologie di vantaggi ambientali e sociali:

  • Protezione dell’ambiente: le certificazioni FSC garantiscono la protezione della qualità dell’acqua, vietano il taglio di foreste antiche, prevengono la perdita della copertura forestale e proibiscono l’uso di prodotti chimici altamente tossici. Ad esempio, FSC vieta l’uso di atrazina, una sostanza legale negli Stati Uniti ma non in Europa. Secondo FSC, tale sostanza causa inquinamento dell’acqua e malformazione dei feti;
  • Possibilità di accesso a nuovi mercati: è sempre maggiore il numero di consumatori, governi e amministrazioni pubbliche che richiede prodotti a marchio FSC. Ad esempio, gli standard sul green building, come il programma LEED dello US Green Building Council prevedono incentivi per l’uso di materiali da costruzione certificati FSC;
  • Maggiore coinvolgimento delle comunità locali: FSC impone ai gestori delle foreste, su aree pubbliche come su quelle private di coinvolgere nei processi decisionali i membri delle comunità locali e di proteggere i diritti delle popolazioni indigene.

Case study - Lenzing


L’azienda austriaca Lenzing è pioniera nella produzione di fibre cellulosiche artificiali a basso impatto ambientale. Lenzing, infatti ha creato il marchio TencelTM con il quale certifica la produzione delle fibre cellulosiche Lyocell e Modal prodotte in un processo a ciclo chiuso che contribuisce all'economia circolare nell'industria tessile. 

Le materie prime lavorate dall’azienda provengono da foreste gestite in modo responsabile e sostenibili. Lenzing, infatti, acquista quasi esclusivamente legno certificato secondo criteri di sostenibilità riconosciuti, come gli standard FSC® e PEFC™, il Programma per il mutuo riconoscimento degli schemi di certificazione forestale, nato per promuovere la gestione sostenibile delle foreste attraverso una certificazione indipendente di terza parte.

Tale certificazione forestale è uno strumento volontario implementato attraverso due processi separati ma collegati: 

  • Certificazione di gestione forestale sostenibile: assicura che le foreste siano gestite in linea con stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici
  • Certificazione di catena di custodia: tiene traccia dei prodotti forestali ottenuti dalle foreste gestite in maniera sostenibile fino al prodotto finale. Dimostra che ogni fase della catena di approvvigionamento è attentamente monitorata attraverso audit indipendenti per garantire che siano escluse le fonti non sostenibili.

Nell'ultimo Hot Button Report di Canopy, l'organizzazione canadese che mira a conservare e proteggere le foreste antiche e in via di estinzione, Lenzing ha ottenuto la classifica della maglia verde. Ciò dimostra un basso rischio di approvvigionamento, da parte dell’azienda austriaca, di legno ottenuto da foreste antiche e in via di estinzione.

L’importanza di Canopy nella gestione forestale sostenibile

 

Canopy è un’organizzazione no profit canadese che lavora da oltre 20 anni per rendere la filiera dell’approvvigionamento della cellulosa più sostenibile, con particolare attenzione alla gestione sostenibile delle foreste antiche e in via di estinzione. 

Ogni anno, pubblica l’“Hot Button Report“, un’analisi completa sui produttori di viscosa in tutto il mondo, effettuata attraverso audit puntuali presso le aziende, valutando il loro contributo alla conservazione delle foreste, l'utilizzo di fibre alternative, le politiche di approvvigionamento, la trasparenza e la tracciabilità.

Inoltre, attraverso la collaborazione con ZDHC, Canopy valuta anche la gestione del rischio chimico.

Secondo Canopy, l'etichetta Forest Stewardship Council (FSC) offre un grado di garanzia molto maggiore rispetto a quello di altri schemi di certificazione, dal momento che garantisce il tracciamento della catena di custodia, la trasparenza dei piani di gestione, la protezione dei diritti delle popolazioni indigene e limiti rigorosi alla conversione dei terreni forestali naturali. 

I limiti della certificazione FSC

 

Greenpeace considera che i principi guida e il modello di governance di FSC siano adeguati, tuttavia identifica tre aree di criticità della certificazione:

  • Uniformità nell'attuazione degli schemi FSC: Greenpeace ritiene che i principi e i criteri di FSC non siano applicati in modo uniforme nei diversi Paesi in cui FSC opera. In alcune regioni, la certificazione FSC ha migliorato le pratiche forestali, ma in altre non ha raggiunto il suo obiettivo di conservare le foreste e fornire benefici sociali. Ciò si verifica in particolare in quei Paesi in cui le istituzioni democratiche sono deboli e il livello di corruzione è elevato.
  • Conservazione forestale: Greenpeace ritiene che FSC non stia facendo abbastanza in termini di conservazione forestale. Sebbene FSC includa norme per la conservazione delle foreste e sia utile in questo senso, Greenpeace reputa che attualmente FSC si stia concentrando sulle operazioni di silvicoltura commerciale e che dovrebbe migliorare i suoi standard per garantire una adeguata protezione, su vasta scala, in tutte le regioni forestali del mondo.
  • Trasparenza: FSC (così come gli altri sistemi di certificazione forestale) dovrebbe rendere pubbliche le mappe digitali delle unità di gestione forestale certificate e delle aree di approvvigionamento considerate "a basso rischio".

Inoltre, Greenpeace consiglia l’acquisto di prodotti etichettati FSC 100% mentre sconsiglia i prodotti "FSC Misto", in quanto possono contenere legno o cellulosa provenienti da aree ad Alto Valore di Conservazione e in cui i diritti dei Popoli Indigeni e le comunità tradizionali sono stati violati. 

Conclusioni

 

Le principali criticità ambientali legate alla produzione di fibre cellulosiche artificiali sono legate alla gestione delle risorse forestali e alla gestione delle sostanze chimiche nei processi di trasformazione.

Nel presente articolo, è stato trattato esclusivamente il tema legato alla gestione forestale sostenibile.

A tal proposito il Forest Stewardship Council, una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti - legnosi e non legnosi - derivati dalle foreste garantisce la tutela delle foreste e di coloro che dipendono da esse.

Tuttavia, Greenpeace ha identificato alcune criticità relative all’uso delle certificazioni FSC che, in alcuni casi potrebbero non essere sufficienti a garantire una gestione forestale sostenibile.

Per questo motivo le aziende per evitare di incorrere in rischi reputazionali dovrebbero conciliare l’adozione delle certificazioni con la definizione di una strategia di sostenibilità ad hoc e con il monitoraggio della filiera produttiva.

Cikis supporta la tua azienda nella tracciabilità della filiera e nell’implementazione di una strategia di sostenibilità per facilitare l’individuazione e l’adozione della certificazione di sostenibilità più adatta al tuo business.

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Claudio Ventura
Esperto in economia circolare

Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale (percorso in Eco-management), ha approfondito ulteriormente le tematiche legate alla sostenibilità ambientale ottenendo un Master di II Livello in Economia Circolare presso il Politecnico di Bari.

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