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Moda sostenibile, nuovo contributo a fondo perduto

Contributi a fondo perduto per le piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori. È quanto previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 18.12.2020, pubblicato lo scorso 08.02.2021 sulla Gazzetta Ufficiale n. 32. Ne abbiamo parlato con Francesca Solinas.

Scopo principale è sostenere le imprese di piccole dimensioni, aventi sede in Italia, che investono nel design e nella creazione, nonché promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori.

Si intendono valorizzare le produzioni italiane ad alto contenuto artistico e creativo, nell’ottica di garantire una moda sempre più improntata alla sostenibilità.

Quali sono i requisiti per ottenere i contributi a fondo perduto?

Il decreto detta una serie di requisiti che le imprese beneficiarie devono possedere, ovvero:

  • non essere quotate e non aver rilevato l’attività di un’altra impresa;
  • non essere state costituite a seguito di fusione;
  • essere iscritte e attive nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di cinque anni;
  • svolgere in Italia una o più delle attività economiche agevolate;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • non avere ancora distribuito utili.

Chi è escluso dai finanziamenti a fondo perduto?

Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda:

  • non abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • siano destinatarie di una sanzione interdittiva;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena.

Quali sono i progetti ammessi per ricevere i contributi a fondo perduto?

Nello specifico, sono ammissibili i progetti finalizzati

  • alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
     

In cosa consistono i contributi a fondo perduto?

L’agevolazione consiste nell’erogazione di contributi a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, nel limite di cinque milioni di euro per l’anno 2020.

Le spese ammissibili devono essere, complessivamente, non inferiori a Euro 50.000,00 e non superiori a Euro 200.000,00 e vi rientrano tutte quelle funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento relative all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, brevetti, programmi informatici e licenze software.

I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’agevolazione.

Il Ministero verifica il possesso e la correttezza dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità, nonché la regolarità e la completezza delle domande di agevolazione, dopodiché procederà alle attività istruttorie entro novanta giorni dalla data di presentazione delle domande.

Il Ministero potrà effettuare controlli e ispezioni al fine di accertare il rispetto degli obblighi connessi al mantenimento dell’agevolazione.

Nelle ipotesi di inadempimento, potrà disporne la revoca parziale o totale.

Quali sono le tempistiche per ricevere i contributi a fondo perduto?

Il beneficio verrà erogato in un massimo di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.

La prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, potrà essere richiesta successivamente al sostentamento delle spese previste.

L’erogazione del saldo, invece, potrà essere demandata dal soggetto beneficiario entro novanta giorni dalla data di ultimazione del progetto, in seguito all’integrale sostentamento delle spese.

Si dovrà attendere un successivo decreto che verrà pubblicato sul sito internet del ministero per conoscere i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Verso la moda sostenibile e un aumento dei profitti 

L’industria del design e del tessile ha particolarmente risentito delle difficoltà causate dalla crisi pandemica. In un’ottica di ripresa, sempre più orientata ad una moda sostenibile, il finanziamento a fondo perduto previsto dal suddetto decreto rappresenta un ottimo risultato per tutte le piccole imprese che intendano fare dell’innovazione, dell’economia circolare e del riciclo, il loro marchio di fabbrica.

 

Noi di Cikis ci occupiamo di attivare il profitto attraverso la sostenibilità, definendo la strada ottimale per le aziende di moda che desiderano abbracciare il cambiamento.

 

 

Francesca Solinas
Tributarista presso lo Studio legale associato Martinez & Novebaci di Milano.
Si occupa di diritto tributario nazionale e internazionale, con focus specifico su fiscalità della moda, dello sport, eSports e startup. Da sempre appassionata di moda e sostenibilità, da anni studia tutte le questioni tributarie relative al settore in un’ottica di pianificazione fiscale e gli strumenti utili per il passaggio generazionale all’interno delle aziende, come il trust. Sempre attenta e aggiornata sui bandi e i finanziamenti, italiani e europei, relativi al design, all’economia circolare e alla moda sostenibile.

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Serena Moro
Per disegnare e sviluppare la tua strategia di sostenibilità

Consulente di sostenibilità specializzata nelle attività di pianificazione, con un’attenzione specifica allo sviluppo di filiere sostenibili e tracciate.
Ha fondato Cikis per portare un impatto concreto nel mondo della moda.

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